Cercasi sede

Nel 1957 l’associazione ottenne dal Comune una sede nella Torre Civica in piazza Monte Grappa, al cui ingresso è ancora visibile la targa. La torre era stata danneggiata nel 1945, durante un attacco dei partigiani alla contigua sede del partito fascista, ed era ancora inagibile.

Si era intanto alla ricerca di fondi e di un luogo adatto per la costruzione dell’osservatorio. L’occasione si presentò con l’offerta della famiglia Giani di un terreno collinare in località Vignalunga (Tradate). Il prof. Zagar visitò i luoghi e li giudicò inadatti per la presenza di luci, seppure lontane. Anche l’idea di costruire l’osservatorio sulla collina di Sangallo, dove abitualmente si facevano le osservazioni, fu abbandonata. E fu un bene: poco dopo il terreno fu lottizzato ed edificato.

11 ottobre 1958, all’Ill.mo Sig. Sindaco
Sono trascorsi ormai tre anni da che mi accinsi, tutto solo, a costituire un Centro Popolare divulgativo di Astronomia per la provincia di Varese, analogamente a quanto era stato fatto a Brescia per opera di un altro appassionato cultore di astronomia, il sign. Ferretti Torricelli, auspice il comune della Leonessa. Con altra istanza … richiesi sommessamente l’aiuto del Comune perché il Centro Popolare Astronomico di Brescia, primo in ordine di tempo in Italia, venisse affiancato da quello varesino, cui necessitava all’uopo, una decorosa sede. Indicai come sede ideale la torre civica in Piazza M. Grappa … tuttavia ancora oggi, a due anni dalla deliberazione, l’Associazione che ho l’onore di presiedere dispera di ottenere l’ambita sede …

Occorre ora passare al secondo tempo del mio programma: la costruzione della Specola. Come Ella avrà già preso nota, perché pubblicato dalla “Prealpina” una munifica offerta alla costruzione dell’osservatorio mi è pervenuta dalla città di Tradate. La costruzione dovrebbesi effettuare in località Vigne Lunghe su terreno concesso gratuitamente della gentile Famiglia Giani di Abbiate Guazzone. Analoga offerta mi è stata fatta da un gruppo di appassionati astrofili di Viggiù … Una rappresentanza di cittadini comaschi mi ha presentato una proposta di migrazione della Societa Astronomica e relativa attrezzatura in quel di Como allo scopo di costruire una specola civica … Ove il Comune di Varese s’impegni a costruire lo stabile da adibirsi a Specola Astronomica Popolare analogamente a quanto fece il Comune di Brescia … due condizioni si pongono: a) che la costruzione venga eseguita nella località posta tra il parco pubblico e Villa Mirabello in modo da dare la massima possibilita al pubblico di accedervi … b) che l’osservatorio costituito dal fabbricato di proprietà comunale e degli strumenti di nostra proprietà sia affidato senza limitazioni di tempo o scadenza all’Associazione Astronomica Varesina senza alcuna interferenza di carattere politico o amministrativo. All’uopo il Comune di Varese potrebbe prendere opportuni accordi con gli altri Comuni per la ripartizione dell’onere della costruzione, che a Brescia non ha superato i 6 milioni pur nelle eleganti finiture …

Il prof. Zagar personalmente tiene moltissimo alla costruzione di un osservatorio a Varese sia per la breve distanza da Milano che per la migliore posizione climatologica. L’Azienda Autonoma di Soggiorno e l’Ente Provinciale per il Turismo mi hanno più volte espresso il loro intendimento alla partecipazione alla spesa … Non v’è chi non veda, infatti, come tale opera sia un forte richiamo alla località prescelta oltre che degli studiosi anche dei turisti che potranno ammirare con dovizia di mezzi il meraviglioso repertorio di ornamenti naturali della nostra Città Giardino … certo che la Signoria vostra prenderà in attenta considerazione la nostra proposta sin d’ora la invitiamo a effettuare un sopralluogo presso la mia abitazione ove si trova la totalità degli strumenti, per rendersi personalmente conto dell’importanza e della serietà dei nostri intendimenti nell’unico interesse dello sviluppo culturale cittadino che so starvi molto a cuore. …

Nel 1958 furono concessi dei locali in Villa Mirabello, parzialmente occupata dai musei civici. Erano senza riscaldamento e vi si accedeva dalla cappella. Una scala portava a una sala con finestre detta “cinese” per le decorazioni sul soffitto. I locali furono sistemati dagli associati, che si riunivano il sabato sera.

Fu avviato un programma di conferenze di divulgazione astronomica nelle scuole e serate pubbliche, con proiezioni di film scientifici dell’U.S.I.S. (United States Information Service) presso la Camera di Commercio che riscossero grande successo di pubblico, come “La conquista dello spazio” (1958), e la conferenza “Le meravigliose conquiste dell’atomo” (4 dicembre 1959).


Il 15 novembre 1958, durante l’assemblea annuale, Furia annunciò il progetto di edificare un osservatorio sulla Vetta Paradiso del Campo dei Fiori, col contributo dell’amministrazione comunale.
Il 31 marzo 1959 mostrò a Zagar le fotografie della strumentazione astronomica dell’associazione e gli chiese se riteneva possibile costruire un osservatorio astronomico popolare (il sindaco Oldrini già aveva avuto un colloquio con Zagar per sapere se l’attrezzatura fosse adeguata).

Ricordi del socio Mario Tagliabue
Ricordi del socio Mario Tagliabue
Torna in alto