La VI Assemblea SAIt

Un successo importante fu la nomina di Furia a membro della Società Astronomica Italiana, nel 1957. La SAIt era composta da astronomi professionisti, ma già annoverava per meriti speciali due astrofili: Giovanni Bernasconi (1901-1965), co-scopritore della cometa Honda-Humason-Bernasconi e Ferdinando Caliumi. Furia vi entrò con le lettere di presentazione dei professori Zagar e Martin.

Dal 16 al 19 ottobre 1959 si svolse all’università di Padova la VI assemblea della SAIt, nella quale Furia fu presentato ai soci. Si celebravano i 350 anni dalle prime osservazioni celesti compiute da Galilei a Padova col cannocchiale, descritte nel memorabile “Sidereus Nuncius”. Leonida Rosino, direttore dell’osservatorio di Asiago, tenne il discorso inaugurale, e fu apposta una lapide sulla casa di Galileo.


La cena sociale si svolse ad Asiago. Il cielo era coperto ma poi si aprì, mostrando la Luna.

Zagar, per fare una sorpresa agli ospiti, chiese a Rosino (che era stato suo assistente a Bologna) di mettere a disposizione di Furia il telescopio riflettore Galileo da 1,22 m per osservare la Luna. Quando fu inaugurato nel 1942 era il più grande telescopio in Europa.

Furia si dispose al cercatore, un rifrattore Merz da 30 cm, per descrivere i crateri e i particolari nel campo visivo agli astronomi e alle mogli che si susseguivano sull’ascensore per osservare nel fuoco newtoniano. Al termine, avendo raccolto un generale coro di assensi, Furia volle guardare nel grande strumento, ma vide la bianca Luna ribollire nella turbolenza: gli astronomi non avevano visto quasi nulla di quanto raccontava!

Pochi mesi dopo Furia riportò al Sindaco Oldrini il successo riscosso nel convegno: … Mi piace comunicarLe, sig. Sindaco, come al congresso della SAIt tenutosi all’università di Padova l’esposizione delle attività e della linea programmatica del centro Varesino sia stata citata ad esempio dal prof. E.L.Martin, dal presidente della SAIt prof. F. Zagar, dal prof. L. Romano, e come le osservazioni col maggiore strumento d’Europa, presso l’Osservatorio Astrofisico di Asiago, vennero da me effettuate in qualità di esperto nella conoscenza della superficie lunare. Le osservazioni suddette vennero da me ripetute per tutti i membri della SAIt ivi presenti e per i medesimi tecnici della Televisione Italiana.
Altra ragione di intima gioia mi viene dal fatto che successivamente al congresso di Padova sono stato accolto fra i membri della Societé Astronomique de France, dalla M.me Camille Flammarion, figlia del maggiore divulgatore scientifico di Francia fondatore della medesima società …

Per celebrare i 350 anni trascorsi dalle prime osservazioni galileiane al telescopio, la prof. ssa Armida Papa Furia tenne la conferenza “La notte stellata di Galilei”, seguita da tre documentari, al salone Estense, il 19 novembre 1960.

Un personaggio pubblico

Suo grande sostenitore fu il prof. Piero Ferranti, assessore comunale alla pubblica istruzione: il 12 giugno 1956 mi presentai al prof. Piero Ferranti e gli esposi tutto il mio programma. Allora non possedevo che un modesto cannocchiale da 45 mm e dissi che volevo costruire un osservatorio divulgativo. Un altro mi avrebbe dato del visionario, egli divenne invece il mio paziente e coraggioso sostenitore, teso come me al raggiungimento del medesimo ideale: creare un ponte di comprensione tra la scienza ufficiale e l’umile uomo della strada (La Prealpina, 4 dic 1962).

Un altro sostenitore fu il magistrato Eugenio Zumin, presidente del tribunale di Varese. Quando lo incontrava lo salutava scherzando: come mai un giovane come lei ama stare la notte sopra i tetti a guardare la Luna? Furia gli aveva spiegato il suo progetto, e Zumin rispondeva: E’ un bel sogno, ma lei è matto. Bisogna costruire un osservatorio, portare l’acqua, la luce, la strada …

Un giorno, nel corridoio del tribunale, Zumin prese a braccetto il notaio Luigi Zanzi e il giovane avvocato Giuseppe Cioffi e, incrociato Furia, li invitò ad ascoltare quanto di bello e costruttivo Furia aveva da raccontare. I grandi progetti nascono da grandi sogni.

Per l’appassionata attività di promozione dell’osservatorio, le conferenze, la stampa, Salvatore Furia si guadagnò l’amicizia di personaggi influenti. Nacque un comitato per il patrocinio, inizialmente composto dal Comune di Varese, l’Azienda Autonoma di Soggiorno, l’Amministrazione Provinciale, e l’Ente per il Turismo, che promisero il loro contributo.

Gli impegni furono ribaditi durante una serata al Palace Hotel alla quale erano presenti le varie autorità.

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