L’ eclisse totale di Sole del 1961

Mercoledi` 15 febbraio 1961, fu osservata in Italia un’eclisse totale di Sole. Furia diede grande risalto all’evento sul giornale La Prealpina con consigli e ammonimenti sui pericoli per la vista che accompagnano questi eventi (La Prealpina: Come nasce un’eclisse totale, S.Furia,12 gen. 1961; Come vedremo domani mattina l’eclissi totale del Sole, S.Furia, 14 feb. 1961; Un nero velo di ombre si è steso sulla città per 4 minuti, 16 feb 1961, L’eclissi che non rivedremo più , S.Furia, 19 feb 1961).

Il presidente Zagar inviò ai soci SAIt un avviso in cui indicava che l’esame delle condizioni meteorologiche generali del mese di febbraio nelle regioni attraversate dalla fascia di totalità induce a ritenere più  probabile la possibilità di visione dell’eclisse da una località della Riviera Ligure posta tra Savona e San Remo. Successivamente: da informazioni assunte è risultata idonea la città di Loano (SV) ove il Sole si troverà in posizione favorevole e in direzione del mare.

L’associazione organizzò una spedizione al Monte Sette Pani (1355 m.), nelle Alpi Marittime sopra Loano. Vi parteciparono Salvatore Furia, Tonino Piccinelli, Mario Tagliabue, Paolo Zanzi, Giuseppe Nicora,Renzo Lozza e l’avvocato Giuseppe Cioffi. Partirono la sera del 13 febbraio e, dopo un viaggio nella notte, scaricarono il materiale per l’accampamento alle 5,30 del mattino. Ma al sorgere del Sole scoprirono che un monte copriva l’orizzonte proprio dove, il mattino dopo, sarebbe iniziata  l’eclisse. Pieni di stanchezza traslocarono il campo 200 metri più in alto (e fu quasi ammutinamento). Ma la pazienza fu ripagata. La volta celeste è divenuta oscura, da ovest scorgo le valli divenute buie, una dopo l’altra. Sento un frusciare d’ali frenetico e improvviso e intuisco che gli uccelli corrono spaventati ai loro nidi, turbati dall’improvviso ritorno della notte … 

Questa è la memoria del momento centrale: Meno 5, meno 4, non lasciatevi incantare dallo spettacolo! meno 2 … contatto! Il Sole è intaccato dal disco lunare. I minuti scorrono con esasperante lentezza … cominciano a muoversi strane ombre serpeggianti, i nostri visi sono divenuti lividi. A settentrione il cielo è blu e la temperatura si abbassa.  Sullo schermo bianco le ombre volanti appaiono nitidissime … a questo punto Tagliabue grida: la corona!. Alla mia  vista incantata appare d’un tratto uno spettacolo di sovrumana bellezza e di tremendo fascino: una gloria di luce argentea si leva attorno al disco della Luna …

Un resoconto dettagliato fu pubblicato nella Prealpina del 19 febbraio 1961. Durante l’eclisse fu sperimentato un nuovo cannocchiale, antesignano dello zoom, ideato dal prof. Cerana Wiro, di Varese, che ne aveva realizzato un modello con cartone e cartoline portalenti mobili. Furia disegnò l’apparato e ne fece costruire un prototipo con obiettivo da 50 mm. Esso fu portato in visione al direttore delle Officine Galileo che, nella hall dell’Hotel Metropolitan a Milano lo puntò sul lampadario ed esclamò Che c’è quà dentro?, ed espresse il suo interesse a condividere il brevetto. Risultò poi che l’idea era stata scoperta dai tedeschi molti anni prima. Ottenne il brevetto n.649861 per invenzione industriale (4 dic 1962).

L’osservatorio di Brera effettuò le osservazioni al Monte Conero (Ancona), insieme ad una spedizione dell’osservatorio di Monaco di Baviera, interessata a misurare la deflessione dei raggi luminosi rasenti il bordo del Sole, prevista dalla teoria della Relatività Generale di Einstein.

A Varese la Luna oscurò 991 millesimi del disco solare. L’eclisse richiamò alla Prima Cappella, a Sacro Monte e a Campo dei Fiori migliaia di persone. In baita erano presenti Annibale e Adriana Manetta, Orlando Morelli, Pier Ercole Zuccato, Angelo Fidanza e Tino Trevisan.

Al suo ritorno Furia ricevette una convocazione per rispondere di omissione di soccorso: il giorno dell’eclisse un giornalista del Corriere della Sera si era procurato una distorsione nel bosco (dove ora sorge la serra) e aveva gridato a lungo, ma nessuno si era mosso dalla baita. Gli esperimenti fatti in loco dai Carabinieri verificarono l’impossibilità di farsi udire.

Istruzioni di S. Furia per l’osservazione dell’eclisse a Loano e a Campo dei Fiori:

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