Una visita attesa
Lunedì 16 luglio 1962 ore 9,30. Telefonatomi Ing. Bianchi assicurandomi che oggi alle 16 la Sig. Sofia Zambeletti Stringher verrà a Campo dei Fiori! EVVIVA! Finalmente potremo conoscerla e conoscere anche il nostro … destino! Ho una grande speranza. Avvisato Paolo Zanzi, Bossi, Lussi, Adriana e Saveri, Giorgi. Ore 16.15 arriva Sig. Zambeletti e Cognata. Sono simpaticissime! Che peccato non averle potuto conoscere prima! (Agenda).
Il 16 luglio 1962, dopo vari contatti, si incontrarono finalmente Furia e la signora Sofia Stringher Zambeletti. Erano presenti a distanza Lucio Bossi, Anna Saveri, Paolo Zanzi, Elio Giorgi e la signora Carla Zambeletti (moglie di Leopoldo Z.). Ignorando il suggerimento del sindaco di limitarsi a richiedere solo duemila mq, Furia avanzò la richiesta di una striscia di 25.000 metri quadrati di terreno nella regione culminale, da destinare alla costruzione dell’osservatorio e di un giardino botanico.
Martedì 17 luglio 1962. Scrivo lettera di ringraziamento a Sig. Zambeletti. Poi ritorno a casa per impegni con la mia bambina. … Una promessa voglio rinnovarle in questa mia: un giorno non lontano la montagna, che fu oggetto dell’amore e delle cure della di Lei famiglia, diverrà uno splendido parco di protezione della flora e dalla fauna originaria, sara protetta gelosamente …
Il 18 luglio 1962 la signora rispondeva: Le Sue assicurazioni scritte, aggiunte a quelle verbali ancor più rassicuranti perché date da Lei in tono tanto entusiastico, mi confermano nella mia tranquillità che la montagna e i boschi a me tanto cari passeranno sotto la vigilanza di persone degne e competenti … e manifestava per iscritto la sua intenzione di donare al Comune di Varese una parte dei terreni che possedeva a Campo dei Fiori, per affidarli alla Società Astronomica Varesina affinché vi realizzasse l’Osservatorio Astronomico e un parco protetto per la diffusione della flora montana.
Desiderò che il parco fosse intitolato ai genitori Leopoldo e Maria Zambeletti, artefici agli inizi del ’900 della forestazione della sommità del Campo dei Fiori con abete rosso e larice giapponese, e volle che la lapide d’ingresso riportasse soltanto i loro nomi.
Sabato 21 luglio 1962 fu convocata una riunione straordinaria del consiglio dell’associazione, a cui erano presenti il presidente Furia, Lucio Bossi, Lussi, Pia Vanoni, Paolo Zanzi, Tino Trevisan, Anna Saveri e Adriana Manetta.
Dopo la relazione sull’incontro avvenuto a C.d.F. Furia riferì di un altro incontro con una persona che non volle nominare, entusiasta del progetto dell’osservatorio e del parco di protezione. Alla sua richiesta di contribuire e onorare la memoria del padre, Furia lo informò del desiderio di costruire una torre solare e ottenne una risposta favorevole.
I terreni
Nella convocazione del 1 agosto 1962, Furia riferì della telefonata del notaio Zanzi, che gli chiese: sei seduto in questo momento? Ci sono importanti novità e, dalla voce della signora Zambeletti, Furia apprese della sua volontà di donare 100.000 mq. Il verbale riporta: con ciò prendeva sostanza un altro sogno: quello del parco di protezione al C.d.F. Adesso che il Comune ha 100 mila mq di terreno e 50 milioni, non è ammissibile che esso faccia questioni sulla cifra di 2 milioni, necessari per la sola gestione dell’osservatorio.
Durante la visita di ringraziamento, Furia mostrò alla signora Stringher il progetto dell’osservatorio, già pubblicato nel giornale La Prealpina. Ella ne fu entusiasta e chiese di includere il progetto nell’atto di donazione. La donazione avvenne in due tempi.
Il 21 maggio 1964 il consiglio comunale di Varese deliberò l’accettazione della donazione Zambeletti di oltre 34.000 mq, subordinata alle condizioni:
- 1) intitolazione del parco a Leopoldo e Maria Zambeletti,
- 2) edificazione su tali terreni dell’osservatorio astronomico e meteorologico,
- 3) costruzione e mantenimento di una strada di accesso all’osservatorio.
L’atto di donazione fu rogato dal notaio Zanzi il 24 aprile 1964. Nel 1967 il consiglio comunale deliberò di estendere l’area del parco con l’acquisto di altri 292.180 mq di proprietà Ponzellini – Giuliani Laudi, con una spesa di 33 milioni di lire (verbale del 27 maggio 1967). Il 10 giugno dello stesso anno la signora Zambeletti completò la promessa donazione con altri 60.000 mq, in modo da comprendere gran parte del crinale della Vetta Paradiso. Si configurava così una superficie totale di 385.000 mq, che costituì il Parco Pilota, all’interno del futuro parco del massiccio del Campo dei Fiori. Il 9 maggio 1973 la Giunta di Varese deliberò i lavori della recinzione.